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  ، 章 ▭▬ 𝘁𝗲𝗻 ɞ

-morrigvn & -sandprince's work ꒱

❛ 𝑨𝒏𝒅 𝒇𝒂𝒍𝒍 𝒊𝒏𝒕𝒐 𝒕𝒉𝒆 𝒇𝒆𝒆𝒍𝒊𝒏𝒈
𝑻𝒂𝒌𝒆 𝒂 𝒃𝒓𝒆𝒂𝒕𝒉 𝒂𝒏𝒅 𝒏𝒆𝒗𝒆𝒓 𝒍𝒆𝒂𝒗𝒆 𝒊𝒕
𝑾𝒉𝒆𝒏 𝒕𝒉𝒆 𝒘𝒐𝒓𝒍𝒅 𝒊𝒔 𝒐𝒗𝒆𝒓𝒘𝒉𝒆𝒍𝒎𝒊𝒏𝒈
𝑱𝒖𝒔𝒕 𝒄𝒍𝒐𝒔𝒆 𝒚𝒐𝒖𝒓 𝒆𝒚𝒆𝒔 𝒚𝒐𝒖'𝒍𝒍 𝒇𝒊𝒏𝒅 𝒕𝒉𝒆
𝑺𝒕𝒓𝒆𝒏𝒈𝒉𝒕 𝒕𝒐 𝒄𝒆𝒂𝒔𝒆 𝒕𝒉𝒆 𝒅𝒂𝒚
𝑵𝒐𝒕𝒉𝒊𝒏𝒈 𝒔𝒕𝒂𝒏𝒅𝒊𝒏𝒈 𝒊𝒏 𝒚𝒐𝒖𝒓 𝒘𝒂𝒚
𝑱𝒖𝒔𝒕 𝒇𝒂𝒍𝒍 𝒊𝒏𝒕𝒐 𝒕𝒉𝒆 𝒇𝒆𝒆𝒍𝒊𝒏𝒈
𝑻𝒂𝒌𝒆 𝒂 𝒃𝒓𝒆𝒂𝒕𝒉 𝒊𝒕'𝒔 𝒕𝒊𝒎𝒆 𝒕𝒐 𝒍𝒆𝒕 𝒊𝒕 𝒈𝒐 ❜

Lo studio era, come al solito, ingombro di persone, ma la cosa non sembrava eccessivamente tangere il suo proprietario, che pacatamente continuava a leggere con calma l'accurato reportage fornito dai suoi collaboratori sulla situazione.
Una mano guantata si sollevò elegantemente per allontanare dal viso una delle ciocche argentee, prima di fermarsi a sorreggere il capo quando qualcosa di interessante catturò il suo sguardo ed un sorrisetto soddisfatto si delineò sulle labbra sottili.
Al suo fianco, il più fedele dei suoi sottoposti si lasciò andare ad una leggera risata, come se l'interesse del suo capo lo divertisse, e pochi secondi dopo parlò: « Non abbiamo purtroppo notizie fresche di giornata , le comunicazioni con la nostra fonte di informazioni sono state drasticamente ridotte , ma siamo ugualmente riusciti ad ottenere questo . Non possiamo lamentarci troppo , dopotutto il piano sta proseguendo alla perfezione , non credi ? ».

Il tono informale e amichevole usato non sembrò turbare più di tanto il capo della League of Villains, che proseguì nella sua interessata lettura per ancora numerosi estenuanti secondi.
Ben presto la stanza fu avvolta da una serie di borbottii scocciati e annoiati, tutti provenienti dai quattro soggetti che a braccia incrociate attendevano nuovi ordini dall'uomo. Solo Deus Ex sembrava del tutto indifferente, la schiena appoggiata al muro e il capo appena reclinato indietro.

Finalmente l'uomo allontanò la sedia dalla scrivania, rivolgendo lo sguardo ai suoi generali con fare soddisfatto. « Avete fatto un ottimo lavoro su quella spiaggia , tutto sta proseguendo verso la direzione che speravamo , ben presto neppure i pro heroes potranno fare alcunché per impedire che il nostro piano vada a termine . Rubare le caramelle ad un bambino sarebbe stata un'impresa più difficile , non trovate ? ».
Per ottenere maggiore consenso, il suo sguardo raggiunse Yuma e Red Phantom, che del gruppo erano i più esagitati e entusiasti di tutte le loro operazioni. Ottenne in risposta delle esclamazioni d'assenso, mentre Yoru e Tooru si limitarono a stringersi nelle spalle, come se la cosa non li riguardasse. Tooru sembrava ancora infastidito dall'esplosione in cui era stato coinvolto durante gli scontri, ma rapidamente sembrava esser pronto a tornare alla sua irritata e svogliata normalità. Sua sorella non aveva il minimo interesse per la faccenda, voleva solamente tornare a farsi i fatti suoi trasportando qua e là i membri della Lega.

« Con questo , non possiamo e non dobbiamo abbassare la guardia , quegli accaparratori di gloria hanno i loro assi nella manica , non dobbiamo confrontarci a cuor leggero con loro . Pensare di poter vedere un hero perdere al tal punto la testa solamente per la morte di una donna è stato piuttosto ... interessante ».
Tutti sapevano che stesse parlando di Leviathan, di come avesse senza alcuna pietà ucciso uno dei loro in una manciata di secondi, ma nessuno lo palesò. Anche se Red e Yuma erano piuttosto entusiasti all'idea di poter affrontare, in futuro, il professore della Yuuei.
« Ora andate , e mi raccomando , niente casini inutili . Se vi farete catturare , sappiate che non verremo a prendervi » fu questo l'ordine di congedo imposto dall'uomo che spinse il quintetto di villains ad andarsene. Ben presto, nella sala rimasero solo lui e l'altro uomo, che tuttavia a sua volta ben presto si allontanò, un tacito ordine ad imporgli cosa fare.

Era raro che l'intera Top Ten degli heroes si radunasse in un solo luogo, il fatto che nell'arco di poche settimane quella fosse già la seconda volta risultava ancor più bizzarro.
Eppure eccoli lì, seduti attorno a quel semplice tavolo ricoperto di documenti e testimonianze raccolte da tutti loro, gli sguardi concentrati sulle immagini che Hiyori stava proiettando di fronte a loro. « Sappiamo tutti che gli impegni che abbiamo sono numerosi , questa riunione non intende occupare troppo del vostro tempo » la voce della prima eroina in classifica era seria, coincisa, non avrebbe accettato alcuna replica da alcuno dei suoi colleghi.
Non che davvero fra i nove presenti ci fosse qualcuno che in quel momento avrebbe preferito non trovarsi lì, la morte di Euterpe li aveva sconvolti almeno quanto aveva sconvolto gli studenti e, aggiunta al nuovo pericoloso avversario che si era palesato durante l'ultimo scontro con la League of Villains, aveva reso la questione una priorità assoluta.
Quando ebbe riguadagnato l'attenzione dei suoi colleghi, Hiyori si voltò a lasciare la parola a Reina, che probabilmente tra tutti era stata colei che con maggiore impeto si era gettata alla ricerca di informazioni. Suo pari sarebbe stato solo Leviathan, se non si fosse fatto peso di occuparsi 24 ore su 24 della sua classe, a dir poco allo sbaraglio dopo la morte della professoressa.
« Non abbiamo notizie sull'identità dell'uomo che sembra essere a capo dei villains , in nessun registro è segnalato qualcuno che abbia un'unica ala come unicità , né che abbia un aspetto simile al suo » era abbastanza evidente l'irritazione che permeava la voce dell'eroina riconoscendo la futilità dei loro sforzi, ma il suo discorso non sembrava doversi interrompere lì. Difatti, dopo aver rovistato per qualche istante tra i suoi documenti, tornò a parlare ai colleghi: « Però il comitato eroico è stato collaborativo e ci ha aiutato ad avvicinarci in parte alla possibile identità della spia . Secondo i piani alti c'è la possibilità che non abbia un contatto diretto con i villains , ma comunichi con loro tramite un intermediario o , addirittura , un'organizzazione . Questo rende ovviamente nettamente più complesso individuare la sua identità , ma allo stesso tempo ci deve far concentrare su ogni forma di contatto che gli studenti abbiano con l'esterno . Non possiamo monitorare le loro chiamate , non intendiamo scatenare il panico fra gli studenti , ma dobbiamo prestare attenzione . Abbiamo anche ragione di credere che la League sia aiutata da un'organizzazione o un ente segreto che si occupa di reclutare nuovi giovanissimi membri , il numero di villains comparso negli ultimi mesi è sinceramente incrementato troppo rapidamente per poter essere un normale avvenimento . Potrebbe essere che la spia sia stata arruolata proprio tramite questa organizzazione » poi sembrò fermarsi, come se la sola idea di esplicitare ciò che sapeva la disgustasse.
« Il comitato ci ha fatto sapere che invierà alcuni dei suoi agenti sotto copertura per studiare la situazione ... ».
Tutti sapevano cosa volesse dire: se l'associazione che avrebbero dovuto smascherare arruolava ragazzini, gli agenti in questione non dovevano esser poi tanto grandi. Come se già non fossero state note le gesta del Comitato nei confronti dei bambini che mostravano in tenera età i quirk più promettenti.
Ma non c'era molto che loro potessero fare per fermarli, se si fossero opposti, con ogni probabilità, sarebbero unicamente stati deposti con chissà quale accusa e al loro posto sarebbero probabilmente stati messi individui anche peggiori. I visi di gran parte dei suoi colleghi lasciarono facilmente intuire come Reina non fosse l'unica a trovare sdegnosa l'idea degli atteggiamenti dei membri del comitato, ma nessuno parlò.
Con un ultimo sospiro Echydna si rimise a sedere, lasciando che Hiyori desse le ultime raccomandazioni prima di sciogliere la riunione.

Era trascorso ormai del tempo da quando gli studenti erano stati fatti trasferire nei dormitori scolastici per la loro stessa salvaguardia, ma il mood tra quelle mura non era particolarmente allegro. Molti ragazzi stavano ancora superando quel momento, stavano cercando di affrontare la scomparsa di Euterpe, ed anche le lezioni, per questo, sembravano andare a rilento, a dir poco.
Makoto gestiva per come poteva le attività della classe, mentre Leviathan continuava ad occuparsi della loro sicurezza, aiutandoli negli allenamenti che, per l'occasione, si erano fatti più leggeri, sostenibili.
Molti dei ragazzi erano stati invitati ad andare a parlare con l'infermiera della scuola per avere un po' di supporto emotivo, in attesa che sopraggiungesse un'esperta chiamata dalla scuola per aiutarli specificatamente.

Ma quello non era un giorno come tutti gli altri. Forse era un periodo un po' buio, ma alla Yuuei le ricorrenze erano sempre ricordate, e di certo nessuno avrebbe dimenticato un compleanno, non con tutti gli appunti in merito che Euterpe aveva preso su ogni calendario a sua disposizione, compreso quello della sala professori.
Fu per questo che, al loro arrivo in classe, i ragazzi trovarono dei festoni appesi alla lavagna e ai banchi, oltre ad un disegno molto abbozzato (apparentemente Makoto non aveva la stessa abilità artistica con i gessetti che aveva Ongaku) di Shirou alla lavagna. Un messaggio associato augurava gli auguri al ragazzino.
Ed anche Leviathan, con il suo solito modo di fare un po' a metà fra il severo e l'imbarazzato, si preoccupò di dargli una pacca sulla spalla e augurargli un buon compleanno, invitandolo poi a sedersi al suo banco, che era tra tutti il più decorato. Sempre apparentemente, Makoto aveva un qualche hobby per l'arredamento, a giudicare dalla cura con cui aveva disposto i festoni colorati attorno al banco. Lì le cose si facevano in grande.

Quando poi durante l'ora successiva Kusarigama entrò nella classe, segnalò con una certa allegria come le sorprese non fossero di certo finite: oltre ad un vassoio nettamente troppo abbondante di dolciumi, che non si risparmiò dal distribuire a tutti, insistendo contro chi li rifiutava, portò con sé la notizia che quel pomeriggio e quella sera le lezioni si sarebbero interrotte. Non per una qualche emergenza, o per un'altra attività didattica, ma perché, in un momento simile, i festeggiamenti dovevano essere celebrati con un certo impegno.
Soprattutto visti i trascorsi di Shirou durante gli avvenimenti alla spiaggia, ai professori non era di certo sfuggito il cambio di atteggiamenti del ragazzo.
Fu per questo che con una certa curiosità la classe si diresse verso la sala comune, al termine delle lezioni, seguendo Leviathan che come un generale militare li guidava, stoico e severo. E fu con altrettanta curiosità che notarono il cambio d'assetto della sala: i divanetti erano stati addossati alle pareti, così da lasciare maggiore spazio, il grande tavolo da pranzo era stato coperto da una tovaglia davvero troppo colorata ed era ricolmo di bibite di ogni genere (sfortunatamente analcoliche, Leviathan non aveva apprezzato l'ubriacatura di gruppo avvenuta durante la gita) e di snack di ogni genere, dalle patatine ai tramezzini. Si poteva individuare anche qualche cartone di pizza, nascosto sotto quelle ciotole.
Ma ad attirar gli sguardi era di certo anche l'enorme televisore appeso sopra il camino della sala, su cui svettava l'imbarazzante scritta "KARAOKE NIGHT" in caratteri fumettosi e dalla colorazione brillante. Un microfono con asta e un paio liberi lasciavano facilmente intendere quale sarebbe stata l'attività principale della serata e diversi pouf disseminati in giro avrebbero potuto accogliere gli studenti quando sarebbero stati stanchi. C'erano persino dei sacchi a pelo, secondo Makoto dovuti al fatto che « Non si può sentire un compleanno senza pigiama party ».

Prima tuttavia che potessero partire, Leviathan richiamò per qualche momento Shirou fuori dalla sala. Sembrava quasi esitante quando estrasse dalla giacca un pacchetto ricoperto da una coloratissima carta bluastra ricoperta di stelline dorate. Sul margine destro era appuntata, in un vortice di ghirigori e stelline davvero esagerato, il nome di Ongaku.
« Ongaku lo ha scelto per te qualche mese fa , sono certo che avrebbe voluto che tu lo avessi » disse l'uomo porgendo il regalo a Shirou. Fu con un'espressione bizzarra in viso, distorta dal solo pensiero che quella donna che aveva letteralmente visto morire fra le sue braccia tornasse a far capolino dal passato con quel dono inaspettato, che il ragazzo andò con mani tremanti a scartare il regalo.
Al suo interno si trovava un paio di guanti, piuttosto semplice in apparenza. erano di pelle nera, tagliati all'altezza della prima falange, non troppo spessi e non tali da impedire qualsivoglia movimento. « Sono stati fatti su misura dalla sezione di supporto, cosicché si adattino al tuo corpo quando utilizzi il quirk e proteggano le tue mani. Sono sufficientemente resistenti al calore e agli urti » fu la spiegazione che dette Leviathan pochi istanti dopo, prima di estrarre dalla tasca della giacca un vecchio registratore.
Si mostrò appena più incerto sul consegnarglielo, preferendo parlare prima di consegnarlo: « Temo che si tratti solo di una bozza, non è di preciso ciò che avrebbe voluto dirti oggi, almeno credo. Ma sono sicuro che approverebbe la mia idea di fartelo sentire ».
Poi il professore si allontanò, concedendo all'albino la possibilità di ascoltare da solo la registrazione. Per numerosi minuti, in quel corridoio vuoto, mentre udiva in lontananza i primi schiamazzi dei suoi compagni di classe già accomodati nella sala, Shirou pensò se fosse il caso di gettare l'attrezzo a terra, calpestarlo e distruggerlo così da non dover nuovamente udire la voce della professoressa. Poi però sopraggiunsero i sensi di colpa, il pensiero di Euterpe fu sufficiente a fargli ricercare tutto il suo coraggio per premere il bottone che avrebbe dato il via alla registrazione.
Il registratore emise un suono gracchiante, poi la voce di Euterpe scivolò squillante fuori dagli altoparlanti: « Registrazione numero quattordici, a quanto pare il mondo è deciso oggi a non farmi fare le cose che devo fare. Ad ogni modo, cominciamo! » e lunghi istanti di silenzio seguirono quelle parole.
« Yato-chan, smettila di ridere, non è facile registrare con una persona che mi fissa con fare giudizievole » sbuffò quindi l'Euterpe della registrazione, prima che si udisse il suono di una porta che si chiudeva e di passi concitati. Un altro tonfo di una porta anticipò il ritorno della voce di Euterpe: « Dove eravamo rimasti? Ah, ecco. Ci sono. Buon compleanno, Shirou! » il tono era finalmente vivace, contento, e provocò nel ragazzo un'ondata di nostalgia. Era il tono che la professoressa usava ogni qual volta dovesse annunciare una novità, o qualcosa di cui andava particolarmente fiera. Probabilmente era anche quello che usava quando parlava dei suoi studenti, ma tutti i discorsi che Euterpe aveva fatto a chi aveva compiuto gli anni fino a quel momento erano stati privati, per cui non poteva saperlo.
« Siamo già arrivati a metà anno scolastico, sembra quasi ieri quando vi ho incontrati per la prima volta. E non posso dire ancora di conoscervi come vorrei, ma questo non cambia l'opinione che mi sono fatta su di voi, e che so che non varierà » lunghi secondi di silenzio seguirono quelle parole « non voglio però sminuire quest'occasione! E' il tuo compleanno, quindi è di te che si deve parlare! Del piccolo grande Shirou Inoue, l'eroe Snow like Kemono, e della sua bontà. Ti auguro il più promettente dei futuri, hai dimostrato molte volte la tua validità, la tua forza, e come l'abbiamo apprezzata io e gli altri professori, un giorno la apprezzerà anche la popolazione che aiuterai a salvare. La tua gentilezza, la tua energia, sono doti che ti renderanno grande, che ti aiuteranno anche nei momenti più difficili. Insieme a me e a tutti i tuoi compagni, ovviamente, oltre ogni avversità » ancora una pausa, mentre la voce della donna si incrinava « santi kami, Ongaku, sei una donna grande e vaccinata, non puoi metterti a piangere ogni santa volta » le parole della professoressa erano ora rivolte a sé stessa, e per qualche altro secondo seguitò nel maledire la propria sensibilità, prima di riprendersi.
« E' solo il primo dei compleanni che trascorriamo tutti insieme, siete ancora tutti così giovani, quindi temo che per questa volta dovrai accontentarti di qualcosa di semplice, non so ancora quale sia il regalo perfetto per ciascuno di voi, ma l'importante è fare le cose con il cuore, non è così? » e ridacchiò, l'Euterpe della registrazione « spero che accetterai comunque l'impegno, ecco. Buon compleanno, ancora, Shirou ».
E con quelle parole ed un verso gracchiante del registratore, il messaggio si concluse, lasciando uno Shirou che, senza neanche accorgersene, aveva iniziato a piangere.
Quando le lacrime avessero iniziato a farsi strada lungo le sue guance, non sarebbe riuscito a dirlo, ma non era poi così importante. Si limitò per lunghi secondi a fissare l'oggetto che aveva fra le mani come se si trattasse di una qualche attrezzatura del demonio, e per numerosi minuti l'idea di correre fino alla sua stanza per rinchiudercisi dentro per giorni fu terribilmente allettante, almeno fino a quando Leviathan non si profilò nuovamente nel suo campo visivo, scuotendo il capo ed accennando alla porta. Gli avrebbe dato il tempo di riprendersi, il supporto necessario a farlo, ma poi sarebbe dovuto entrare in quella stanza. Rimanere da solo in quel momento non era neanche pensabile.

Erano trascorsi diversi giorni dal compleanno di Shirou e quasi un mese dalla morte di Euterpe, ma la situazione nella classe era ancora piuttosto tesa. Tra fraintendimenti, sentimenti feriti e incomprensioni, alcuni rapporti all'interno della 1A si erano incrinati, altri stavano lentamente cercando di rinsaldarsi. Anche il programma scolastico stava andando avanti e, quel giorno, Leviathan aveva deciso di portarli a fare un addestramento un po' diverso dal solito.
Si trovavano nei campi d'allenamento, oltre agli studenti e a Leviathan erano presenti anche l'infermiera della scuola, Onikuro e Kusarigama, ma per il resto non avevano grandi idee su quale fosse il programma della giornata. Fu lo stesso professore, appena una manciata di minuti dopo, a spiegarlo: « Oggi faremo degli allenamenti uno contro uno, a turni. Durante ciascun turno, gli scontri avranno delle condizioni particolari da seguire, così da permettervi di spaziare nel genere di situazioni in cui potreste trovarvi ».
Lasciò che l'informazione venisse assorbita da tutti, prima di proseguire: « durante il primo turno, non potrete fare uso del vostro quirk. Dovrete effettuare un combattimento quanto più possibile corpo a corpo, ma ricordate sempre di non causarvi vicendevolmente danni eccessivi. L'infermiera della scuola ha dato la sua disponibilità a dare un aiuto immediato, ma sarebbe meglio non doverla coinvolgere, almeno in questo primo turno. La professoressa Kusarigama segnalerà il termine del tempo del primo turno, dopodiché le coppie cambieranno e così faranno anche le condizioni del combattimento ».
Makoto passò poi ad illustrare le coppie: « Orochi combatterà contro Ajisai, Kaiyo contro Yori, Ai contro Takeshi, Midori contro Yokan, Masayoshi contro Tetsuya, Shirou contro Shigeru, Koichi contro Airou, Kori contro Okami, Tomoe contro Antares, Kiku contro Susanoo ». Prima tuttavia che qualcuno potesse dire qualcosa, concluse: « Per Rei e Kenji abbiamo scelto di strutturare un allenamento diverso. Rei si allenerà con la professoressa Onikuro per apprendere più approfonditamente le tecniche di combattimento che si adattino alla sua condizione, mentre Kenji avrà il supporto di Leviathan nell'utilizzo della sua nuova protesi ».
E fu così che i due professori si fecero avanti, avvicinandosi ai rispettivi ragazzi. Era comprensibile la scelta fatta dalla scuola: nonostante fosse passato del tempo, Rei aveva ancora nette difficoltà ad orientarsi adeguatamente senza l'occhio, mentre Kenji stava iniziando lentamente a rapportarsi ora alla nuova e fiammante protesi creata dal team di supporto. Dopo le prime settimane di riabilitazione, con l'aiuto anche dell'infermiera della scuola, era riuscito a capire come muoversi in maniera basilare, come camminare e spostarsi con la protesi, ma ancora non si era mai approcciato al combattimento, in cui il suo corpo richiedeva movimenti ben più rapidi ed istintivi e non poteva, per il momento, affidarsi del tutto alla gamba finta.
E fu con un sonoro fischio che la donna diede il via agli scontri, lasciando che i ragazzi prendessero ciascuno posto in uno dei campi d'allenamento, vuoti e piatti, pronti ad accoglierli.

❬ ⸙: ✰❛ 𝐚𝐧𝐠𝐨𝐥𝐢𝐧𝐨 𝐝𝐞𝐥 𝐜𝐚𝐟𝐟𝐞'; ❀❜ ❭

Ed eccoci qui nel tanto atteso capitolo 10 (?)
Con il primo compleanno della role (giocato, almeno). La festa di Shirou sarà in un commento a parte, in estemporanea, ma il cuore del capitolo saranno gli allenamenti.
Piccola premessa, vista la loro leggerezza, abbiamo scelto di fidarci di voi e di lasciarvi in autogestita.
Cosa vuol dire? Che noi master non interverremo nello scontro, concedendo a voi di organizzarvi su come e quanto ricevere colpi, così su come reagire agli attacchi.
E' un grande atto di fiducia, però in ogni istante, se vi troverete in difficoltà, sentitevi pure liberi di rivolgervi a noi in cerca d'aiuto. Ovviamente saremo noi a decretare la fine del primo turno e a dare inizio al secondo, cambiando le coppie eheheh.
Detto ciò, buon divertimento(?).

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